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Giornata mondiale della prematurità 17 novembre 2024

Iniziative
Giornata mondiale della prematurità 17 novembre 2024

ACCESSO A CURE DI QUALITA’ OVUNQUE: GIORNATA MONDIALE DELLA PREMATURITA’

Oggi 17 Novembre in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, gli operatori della Terapia Intensiva Neonatale dell‘Azienda USL Toscana centro ambito pratese insieme a Fondazione AMI Prato hanno allestito, nella hall del Nuovo Ospedale S. Stefano di Prato, uno spazio di sensibilizzazione rivolto al tema della prematurità, riproducendo l’ambiente in cui i piccoli paziente vengono accolti e assistiti fin dai primi istanti di vita. La culla termica, con il suo “nido”, fornisce un dolce contenimento, calore e umidità appropriate alla stabilizzazione e crescita del neonato e qualora sia necessario la possibilità di fornirgli ossigeno. Il copri culla permette di filtrare le luci dirette ed i suoni dell’ambiente esterno cercando di ricreare condizioni più favorevoli possibili alla stabilizzazione del bambino. Non a caso la culla è trasparente perché i genitori possano fin dai primi istanti contenere con lo sguardo e con le mani il proprio bambino.

Una attenzione particolare viene rivolta al coinvolgimento dei genitori nell’assistenza e alla marsupioterapia, una pratica fondamentale nella relazione genitore-bambino fin dalle prime ore di vita.

La Fondazione AMI  inoltre regala a tutte le famiglie ricoverate in TIN una copertina ad uncinetto realizzate dalle nostre volontarie aderenti al progetto “Filami: istruzioni per il futuro con l’uncinetto.

L’obiettivo è richiamare l’attenzione sul tema delle nascite premature, sensibilizzando sulle problematiche dei piccoli nati e dei loro genitori durante il difficile percorso di sopravvivenza e di crescita che dovranno affrontare. 

Nel mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro come rappresentato sull’albero, realizzato dalle operatrici della TIN, dove  un paio di piccolissimi calzini viola, colore simbolo della prematurità, spicca fra gli altri nove.

Sullo sfondo, un video proiettato ci accompagna in questa realtà attraverso immagini di operatori e famiglie.