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31 Maggio – Giornata mondiale senza tabacco

Genitorialità
31 Maggio – Giornata mondiale senza tabacco

La Giornata Mondiale Senza Tabacco è una ricorrenza celebrata ogni anno alla data del 31 Maggio, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica nella lotta al Tabagismo.

Il fumo di tabacco è uno tra i fattori di rischio più importanti per la salute, causa di 93mila morti all’anno nel nostro paese, come riporta il report annuale dell’Istituto Superiore di Sanità.

Le statistiche ci dicono come il consumo di tabacco sia maggiore nella fascia di età compresa tra i 20 ed i 44 aa, che comprende le donne in età fertile.

Le donne che fumano in epoca prenatale in Italia si stima siano circa il 16% in gravidanza ed il 12% in allattamento.

La Dr.ssa Patrizia Gai Referente Medico Specialista Centro Antifumo Prato e della Dr.ssa Valentina Galli Medico Specialista, Centro Antifumo Prato rispondono a due domande molto importanti riguardo questa tematica.

Quali sono i potenziali danni del fumo di tabacco in gravidanza?

La nicotina, responsabile dello sviluppo della dipendenza, è una sostanza tossica contenuta nella foglie del tabacco.

Quando la futura mamma fuma, la nicotina inalata arriva velocemente nel sangue ed attraversa facilmente la barriera placentare: è stata dimostrata una maggiore concentrazione di nicotina nel fluido amniotico e nel siero fetale rispetto a quella del sangue materno.

Oltre alla nicotina, il fumo di tabacco rilascia numerose altre sostanze, tra cui gas come il CO (monossido di carbonio), responsabile di un deficit di ossigeno circolante.

Tutte queste sostanze possono essere responsabili di alterazioni della placenta e restrizione dell’accrescimento fetale.

Si stima che il parto prematuro sia del 30% superiore nelle donne fumatrici, e che il 20% dei neonati sottopeso siano figli di madri che fumano.

E’ dimostrato che l’interruzione del fumo entro i primi due mesi di gravidanza annulla il rischio di basso peso alla nascita.

Il fumo di tabacco è un fattore di rischio prevenibile, e quindi modificabile: se si fuma in gravidanza è utile chiedere consiglio al personale sanitario che ci saprà indirizzare verso l’intervento giusto per  aiutarci ad interrompere.

Quando i neonati o bambini crescono in famiglia con dei fumatori, ci sono dei rischi per la salute?

Quando il bimbo è nato, anche se la madre non fuma più da tempo, è comunque rischioso trovarsi in ambienti dove altri stanno fumando (fumo passivo) oppure hanno fumato in precedenza (fumo di terza mano). Infatti, in questo modo il bambino inala nicotina e gas in maniera indiretta (nel caso del fumo passivo), oppure per contatto cutaneo ad esempio attraverso indumenti (fumo di terza mano).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci dice che l’esposizione a fumo passivo nell’infanzia è associata ad una maggiore incidenza di malattie delle basse vie respiratorie, asma, otite media acuta e cronica.