Rientrare a lavoro dopo la gravidanza è un momento complesso e delicato nella vita di ogni madre che lavora, ed è difficile, non solo riuscire a gestire e a conciliare nuovamente la propria vita privata con quella lavorativa, ma vi è anche un primo vero distacco dal figlio. Ne parliamo insieme a Sandra Maradei, Psicologa e Patrizia Bartolini, Assistente Sociale del Centro Salute Donna e Consultorio Familiare di Prato
Alcune donne sono contente di rientrare subito a lavoro, altre invece provano un fortissimo senso di colpa nel dover lasciare il proprio figlio. Non esiste un tempo ben preciso per il rientro al lavoro, o comunque non è condiviso da ogni mamma, anche perchè molto dipende dal tipo di lavoro che si svolge e se questo piace o lo si prosegue principalmente per necessità.
Questa ambivalenza può rendere il rientro a lavoro un periodo difficile e stressante. E’ un passaggio molto importante e carico di emozioni per ogni mamma, che dovrà riuscire a separarsi dal suo bambino ma soprattutto delegare parte del suo accudimento a figure divere che possono essere familiari, come i nonni, oppure affidarsi ad una baby sitter o asilo nido.
Quali sono i benefici?
Partiamo dal presupposto che seppur un figlio porti molta gioia, prendersene cura in maniera costante è un’esperienza faticosa che assorbe molte energie sia fisiche che mentali, soprattutto quando il bambino è un neonato. Nei primi mesi la mamma mette da parte la propria individualità per donare se stessa al piccolo, la dipendenza diventa massima.
Il rientro a lavoro è l’occasione per la mamma di recuperare alcuni suoi propri spazi personali e le da l’opportunità di riprendere ad avere relazioni sociali con gli altri.
E’ importante ricordare che i bambini hanno bisogno di genitori che stiano bene con se stessi e tra di loro. Se il ben-essere di una donna passa anche attraverso la possibilità di lavorare e di sentirsi realizzata sia nell’essere mamma sia fuori dalle mura domestiche, anche questo aspetto non va sottovalutato. E’ importante ricordare, inoltre, che ai bambini serve fare esperienza, allargare le relazioni ed arricchire il proprio mondo oltre al rapporto madre-figlio. i bambini hanno ottime capacità di adattamento e sono quindi in grado di adattarsi ai cambiamenti. Il bambino con il tempo impara che volersi bene, non è stare sempre insieme. Ciò che conta nella relazione con i bambino è la qualità del tempo trascorso insieme; per questo è fondamentale creare dei momenti speciali, dedicare del tempo esclusivo, di gioco, di condivisione, di coccole per entrambi.
Occorre ricordare che tornare a lavoro non significa rinunciare al ruolo materno.
Come organizzare il rientro a lavoro e il distacco?
Il consiglio che teniamo a dare è quello di pensare in anticipo all’organizzazione. La decisione, su come gestire il rientro, dovrebbe essere condivisa e stabilita dalla coppia in base alle possibilità oggettive (situazione economica, asilo nido, nonni, ecc) ma anche in base alla soluzione che la coppia, soprattutto la mamma, sente che la rassicuri maggiormente e le permetta di vivere il distacco con più serenità. Per questo è necessario prendersi del tempo per scegliere, parlare, confrontarsi e trovare la soluzione migliore per ciascuna famiglia.
E’ necessario sapere che si possono chiedere dei permessi per l’allattamento per tutto il primo anno di vita del bambino. Scopri di più
Consigli pratici:
- DARSI TEMPO – Ci vorrà del tempo prima di tornare ad inserirsi nel lavoro, è normale avere una bassa concentrazione e sentirsi impacciate. Darsi dei piccoli obiettivi quotidiani, restare positive e ottimiste vi aiuterà a recuperare il vostro lavoro e il vostro ruolo nel migliore dei modi
- INIZIARE GRADUALMENTE A LASCIARE IL BAMBINO – Prima di tornare a lavoro, sarebbe opportuno abituarsi a stare un pò di tempo senza il bambino, anche per poco tempo, per poi aumentare piano piano, giorno per giorno.
- ABBANDONARE L’IDEA DI PERFEZIONE – Evitare di voler esser presente in qualunque situazione e al topo delle nostre energie fisiche e mentale. Imparare a delegare, almeno per le piccole cose.